LA SINESTESIA CONSISTE NEL COLLEGAMENTO DEI SENSI

La sinestesia è un fenomeno percettivo cioè riguarda il nostro modo di interrogare la realtà e di ricevere informazioni. Le sensazioni sono possibili perché il nostro organismo è predisposto a ricevere informazioni sotto forma di energia proveniente dal mondo esterno.
La sensazione, che è propedeutica alla percezione, è possibile perché esistono nel nostro corpo dei “rilevatori di energia” che le scienze hanno chiamato sistemi sensoriali. Ogni sistema sensoriale è sensibile a una determinata forma di energia fisica.

I nostri atti mentali, verbali e fisici hanno origine nella mente. Ogni volta che avviene un contatto fra gli organi di senso e gli oggetti esterni (come le forme visibili, gli odori, i suoni, i sapori e le sensazioni tattili) all’interno del corpo nasce una sensazione, da cui si originano reazioni che sono causa di nuove azioni.
Le informazioni o stimoli presenti in natura sono molteplici o infiniti; l’uomo non è in grado di riceverli tutti, rischierebbe di rimanerne schiacciato, ma nel corso della sua evoluzione ha selezionato solo quelli utili alla sopravvivenza della specie.

Nel tempo i sensi si sono specializzati a ricevere solo un determinato stimolo o energia (determinate frequenze sonore, onde di un certo tipo, alcune particelle chimiche).
Ogni organo lavora separatamente raccoglie l’informazione che attraverso i nervi arriva al cervello dove avviene l’elaborazione. Tutte le informazioni sensoriali procedono dai recettori periferici, attraverso il sistema limbico (che funge da sistema di smistamento dati), fino a raggiungere la corteccia cerebrale. Come tutti sappiamo ogni informazione sensoriale viene elaborata in zone della corteccia differenti (es. le informazioni visive sono elaborate nella corteccia occipitale, mentre quelle auditive in quella temporale).

In realtà  la situazione sarebbe più complessa ma poco ci interessa approfondire in questa sede.
Quello che invece è interessante è che, dopo una prima elaborazione corticale, l’informazione sensoriale unimodale viene inviata alle aree associative, tra cui quella situata nel sistema limbico. Il sistema limbico è quell’area del cervello direttamente coinvolta nella genesi delle emozioni e nei processi di memoria.

E’ possibile dunque ipotizzare che ogni volta che io percepisco uno stimolo visivo questa percezione nel momento in cui giunge al sistema limbico attivi un circuito sottocorticale (e quindi inconscio) che associa il mio stimolo visivo ad altre informazioni sensoriali precedentemente memorizzate?
Ovviamente questo varrebbe per tutti gli stimoli provenienti dalle altre modalità  sensoriali.

LA SINESTESIA CONSISTE NEL COLLEGAMENTO DEI SENSI
Forse non siamo allenati a prestare attenzione a questi aspetti della nostra vita mentale. Può darsi che tutti noi viviamo quotidianamente esperienze simili ma non ce ne rendiamo neanche conto perché non siamo attenti ai segnali del nostro corpo.
Un altro problema è che nella nostra società il vedere spesso corrisponde con il sapere e non ci si da il permesso di conoscere attraverso altri sensi. E pensare che invece tutti noi ci sviluppiamo attraverso una fase senso-motoria e tattile-cenestesica (Piaget) prima di sviluppare quella visiva.
Noi creiamo la nostra mappa del mondo attraverso altri sensi e poi subentra la vista che tutto cancella.
Paradossalmente è corretta l’affermazione che “la vista ci rende ciechi”. Ci rende sicuramente ciechi rispetto a tante altre informazioni sensoriali.

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